Questa storia ha inizio in un Pub, All Bar One a Regent Street, ormai luogo sacro del nostro dopo-lezione:
A: Ma tu non devi prendere un aereo?
Io: Si
B: Non ti conviene partire?
Io: Si, ma tanto c’è tempo….
A a B: Si vede che è italiano…
Notare il verde e il grigio del cielo… paesaggio tipico dell’Irlanda.
A parte il tempo, la città è molto vivibile, tranquilla, bella, a misura di uomo, con i suoi 500.000 abitanti. Punti principali sono Grafton Street, O’Connell Street, Temple Bar.
Sono rimasto un pò deluso dai monumenti principali, quasi tutti in restauro, ma questa città vince con i monumenti bizzarri. Esempio, quell’enorme “stuzzicadente” piantato in mezzo a O’Connell St, oppure quell’obelisco in Phoenix Park dal nome ignoto che è sproporzionatamente enorme. A 200 metri di distanza non stava interamente in una foto.
Senza contare il ponte simil-Calatrava che si trova sul fiume Liffey…
Ovviamente non posso non menzionare Guinness e Jameson. Direi che più di due fabbriche oramai sono due simboli dell’Irlanda.
(Noi mentre sosteniamo l’economia del posto)
Ecco la compagnia di Dublino, fotografata mentre non sono in posa… Genitori e parenti.
Rientro a Londra alle 2 di notte. Lunedi 8.30 sveglia per andare a lezione.. yuppi!