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Cork

Lo scorso weekend io e Marcos siamo andati a Cork in Irlanda a trovare 2 nostri ex-compagni di appartamento, Dave e Laura. Tutto è nato dal fatto che io e Dave compiamo gli anni lo stesso giorno, il 21 ottobre, per cui questa era la scusa ufficiale.

In realtà non c’è stato nessun compleanno di me e Dave… non importa tanto era solo un pretesto.

Giovedi:

Ci troviamo a casa di Gigi per cena con amici, alle 11 di sera. Tra una chiacchiera e un bicchiere di vino arrivano le 3 di notte e l’idea di dormire era già stata accantonata da un pezzo. Prendiamo i nostri zaini e ci avviamo verso Cricklewood dove prendiamo il taxi per Golders Green e poi navetta per Stansted.

Venerdi:

St. Patrick road in Cork

St. Patrick road in Cork

Arriviamo a Cork con l’alba e un freddo da cani. Pranzo con Dave a Midleton e Pub con Laura in Cork. Ci sono un mucchio di paesini qua intorno, alcuni dai nomi inpronuciabili. Cork è grande come Reggio Emilia, gli altri sono tutti piccoli, ma essendo in irlanda il numero di pub/persona è estremamente alto.

Tra pub e club ce la siamo spassata, e conoscevamo già buona parte delle persone che vivono in questo paese…

Sabato:

Sveglia alle 13.00.. bocca impastata.. mal di testa.. mmmmm doccia, sandwich, e pub! e dopo pub, distilleria jameson a Midleton. Io e Dave alla fine del tour ci offriamo volontari per testare i whisky… riceviamo pure il diploma! La cosa è anche abbastanza divertente perchè Dave odia il whisky e io.. beh a me piace molto ma nelle condizioni in cui eravamo non me lo sono proprio gustato. Colpa degli amici con cui giro!

Alla sera andiamo a Ballymacoda, un paesino con 2 case e un pub, a un compleanno di 2 persone che, forse per il troppo alcohol che girava, nessuno sapeva chi erano. Gli irlandesi sono proprio dei matti! Gente per terra, bicchieri spaccati, donne nei bagni degli uomini e viceversa…

A fine serata ci sbattono fuori, dopodichè un amico di Dave ci dà un passaggio per andare a un house party. Eravamo in 9 dentro il cassone di un mini-van stile fiorino + 3 davanti che guidavano. Durante il tragitto abbiamo pregato per due cose: arrivare vivi alla destinazione e che le nostre gambe non si spezzassero perchè qualcuno ci si sedesse sopra.

Arriviamo a questa casa, che avevano affittato solamente per quel sabato sera… penso di non aver mai visto una così totale non-curanza per una casa e, senza nulla togliere alla festa che è stata veramente bella, il fatto che certa gente credeva che fossimo inglesi ci ha allarmato un pò… irlandesi e inglesi non vanno molto d’accordo.

Domenica:

Sveglia alle 9.30 stavolta… anche se il cerchio alla testa c’è sempre. Andiamo per pagare ma la signora che gestisce il tutto si è volatilizzata. Va a finire che paghiamo un tizio neo-zelandese che era lì che guardava la TV e si è spacciato per amico dei proprietari.

Due amici conosciuti il giorno prima, gentilissimi, ci danno un passaggio a Blarney. Blarney è un paesino piccolino e l’unica cosa realmente da fare è baciare la famosa Blarney stone. Si pensa che questa roccia dia a chi la bacia il dono dell’eloquenza, ovvero l’arte del saper parlare bene… il problema è che per baciarla c’è da sporgere dal castello aggrappandosi alle mura e farlo a testa in giù!

Dopo questa visita torniamo a Cork poi a Midleton, dove mangiamo a casa di Dave… con lui, mamma, papà e tutta la famiglia. Casa sua è molto “irlandese”, in mezzo alle colline, verde ovunque, dentro casa c’è una moquette spessa rossa quasi ovunque. Molto legno, colori molto accesi, stanze non troppo grandi, stufe…

Più tardi torniamo di corsa all’aeroporto, prendiamo l’aereo e quando è ormai troppo tardi… cazzo, le chiavi dell’ostello in tasca!! 🙂

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